martedì 25 ottobre 2011

Convenzione sui diritti dell'infanzia

La Convenzione sui diritti dell'infanzia è stata approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 a New York ed è entrata in vigore il 2 settembre 1990.
Ecco qua un sunto dei punti più importanti:


  • Per fanciullo si intende ogni essere umano che abbia un'età inferiore ai diciotto anni.

  • Gli stati si impegnano a rispettare tali diritti senza distinzione di razza, colore, sesso, religione, opinione politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori.

  • In tutte le decisioni realtive ai fanciulli, il loro interesse deve essere una considerazione preminente.

  •  Gli stati rispettano la responsabilità, il diritto e il dovere dei genitori di dare al fanciullo, in maniera corrispondente allo sviluppo delle sue capacità, l'orientamento e i consigli adeguati all'esercizio dei diritti lui riconosciuti da questa convenzione.

  • Ogni fanciullo ha diritto alla vita, ad un nome, ad una cittadinanza, a conoscere i genitori e ad essere allevato da essi.

  • Gli stati vigilano affinchè il fanciullo non sia separato dai suoi genitori contro la loro volontà a meno che le autorità competenti non decidano che questa separazione è necessaria nell'interesse principale del bambino.

  • Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione.

  • Gli stati devono garantire il principio secondo cui entrambi i genitori hanno una responsabilità comune per l'educazione del fanciullo e provvedere al suo sviluppo.

  • Gli stati devono tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza, oltraggio, brutalità fisica o mentale, abbandono o negligenza, maltrattamento o sfruttamento, compresa la violenza sessuale.

  • Gli stati che ammettono l'adozione si devono accertare che sia rispettato l'interesse superiore del fanciullo.

  • Gli stati riconoscono che i fanciulli mentalmente o fisicamente handicappati devono condurre una vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la loro dignità, favoriscano l'autonomia e agevolino la loro partecipazioe alla viata di comunità.

  • Gli stati riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile  e di beneficiare dei servizi medici e di riabilitazione.

  • Gli stati riconoscono il diritto all'educazione.

  • Gli stati riconoscono il diritto al gioco e al tempo libero, all'essere protetti contro lo sfruttamento economico e non essere costretti ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la salute o l'educazione.

  • Gli stati si impegnano al proteggere i fanciulli da ogni tipo di sfruttamento e violenza sessuale.

Per la versione integrale:
Unicef

mercoledì 14 settembre 2011

L'essenziale è invisibile agli occhi...

Così il piccolo principe addomesticò la volpe.

E quando l'ora della partenza fu vicina:  

"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò"..


" La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"

" E' vero", disse la volpe.

" Ma piangerai!" disse il piccolo principe.

" E' certo", disse la volpe.

" Ma allora che ci guadagni?"

" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".
Soggiunse: " Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto".

Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose.

"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse.

" Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre.
Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".

E le rose erano a disagio.

" Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa"

E ritornò dalla volpe.

" Addio", disse.

"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".

" L'essenziale è invisibile agli occhi", ripeté il piccolo principe, per ricordarselo.

" E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante".

"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa…" sussurrò il piccolo principe per ricordarselo.

" Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare.
Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…"



" Io sono responsabile della mia rosa…." Ripetè il piccolo principe per ricordarselo.

sabato 3 settembre 2011

Settembre tempo di massaggi e coccole

Eccomi qua di ritorno dopo un lungo periodo di assenza.
Settembre è arrivato e ricominciano anche i corsi di massaggio infantile.
Molte mamme non conoscono questa pratica mentre molte altre si chiedono perchè dovrebbero massaggiare il loro bambino.

Il massaggio permette a genitori e bambini di consolidare la stretta relazione che si crea a partire dalla nascita e che si alimenta nelle interazioni della vita quotidiana, nella vicinanza, nell'affetto, in tutto ciò che concerne crescere un figlio.

Il contatto stimola il bambino, lo tranquillizza, permette di ritrovare tutte quelle sensazioni che il neonato provava nella vita uterina: lo sfregamento, il movimento ritmico, dolce, lento.

Il massaggio non è utile solo con i neonati ma anche con i bambini più grandi.
A partire dai tre anni, le mamme che lo desiderano possono partecipare a gruppi di massaggio.
I benefici che il bambino ne trae sono molteplici: dalla possibilità di passare tempo insieme alla mamma a quella di rafforzare la propria autostima, dalla socializzazione con altri bambini allo sperimentare insieme il gioco simbolico.

Tutto questo per dirvi che il massaggio non si limita solo al semplice sfregamento sulla pelle ma racchiude in se tutto un insieme di elementi di cui beneficiano sia il bambino che i genitori.

Per ogni ulteriore domanda o chiarimento sul massaggio infantile non esitate a contattarmi.

martedì 19 luglio 2011

Concorso "Portare i bambini in vacanza 2"

Con molto piacere vi segnalo il concorso del blog Equazioni "Portare i bambini in vacanza 2".
Il contatto tra la mamma/papà e il bambino è importantissimo e portare il bambino fin dalla nascita ha benefici immensi.
Sostengo la pratica del portare il bambino, regalo fasce e mei tai a tutte le neomamme quindi non posso non dirvi di partecipare numerose/i.

venerdì 24 giugno 2011

La diade madre-bambino e le emozioni....

Il contesto sociale è una varibile complessa che il neonato non è ancora in grado di fronteggiare.
All'inizio del suo sviluppo, la relazione con la mamma costituisce un luogo privilegiato all'interno del quale egli può fare un'esperienza protetta, graduale e selezionata delle emozioni e nella quale pone le basi della sua competenza emotiva cioè la capacità di interpretare e leggere le emozioni proprie e altrui.
Lo scambio che si ha, all'interno di questa relazione, si configura come un dialogo in cui ognuno dei partecipanti ha delle specifiche competenze.

La madre comunica attraverso il volto, la voce, le mani e il corpo.
Il volto costituisce un canale privilegiato per l'invio dell'informazione emotiva: le espressioni facciali che la mamma mostra al bambino sono più durature, più marcate, ripetitive e steriotipate in modo che il bambino sia più facilitato nella loro familiarizzazione.
Le vocalizzazioni sono molto semplici, molto spesso sono suoni senza senso, ripetitive e seguono uno schema di alternanza in cui la madre parla e il bambino risponde e viceversa, mostrando già una forma precoce di dialogo.
Anche lo sguardo ha un ruolo importante. La mamma fissa il proprio bambino più a lungo e coordina lo sguardo con la parola, tutto ciò accompagnato da movimenti della testa.
Un'altro aspetto fondamentale è legato allo spazio interpersonale tra madre e bambino. La mamma non mantiene una distanza, così come avviene tra adulti, ma entra nello spazio del bambino, lo coccola, lo bacia e lo stringe a sè.

Il bambino, a sua volta, ha una predisposizione naturale a orientarsi in maniera elettiva verso al madre: l'attenzione selettiva per il volto, la capacità precoce di fissare lo sguardo, la capacità innata di mostrare le emozioni di base sono alcuni tra i principali strumenti che usa nella relazione.

All'interno della relazione diadica con la mamma, nei primi due anni di vita, il bambino sperimenta una forma speciale di "percezione sociale" cioè capisce il modo in cui viene avvertito dagli altri e quindi anche i suoi stati mentali ed emotivi.
Si crea così una sintonizzazione tra madre e bambino che rappresenta la prima e fondamentale occasione di comunicazione emotiva condivisa.
Per esempio un bambino di 8 mesi, seduto di fronte alla mamma, agita un sonaglio con aria divertita. La madre segue con la voce il ritmo della mano del bambino. Anche se i comportamenti sono diversi (gestuale e vocale) entrambi i mmnbri della coppia condividono l'emozioni di interesse e divertimento.
Il contesto diadico, quindi, è un'occasione unica di apprendimento della condivisione emotiva in cui l'emozione oraganizza l'esperienza.

martedì 31 maggio 2011

Aria nella pancia e massaggio infantile..

Un problema che le neomamme si trovano a dover affrontare è rappresentato dalle coliche e dall'aria nella pancia.
Le coliche si manifestano per lo più nelle prime tre settimane di vita e possono essere presenti fino ai tre mesi del bambino.
Il neonato può scoppiare a piangere improvvisamnete con un pianto prolungato e se viene preso in braccio, molto spesso, si agita ancora di più.
Altri segni tipici: piega le ginocchia, stringe i pugni, innarca la schiena e l'addome diviene rigido.
Dato che l'apparato gastrointestinale è immaturo alla nascita, i neonati hanno bisogno di essere stimolati e per questo il massaggio infantile può essere un ottimo supporto.
Il massaggio quotidiano può aiutare a rilassare la zona e rilasciare l'aria che provoca fastidio e dolore ai bambini stimolando il sistema gastrointestinale, liberandoli dallo stress e aiutandoli a rilassarsi.
La maggior parte delle mamme, che ha partecipato ai miei corsi di massaggio infantile, ha confermato l'effetto benefico del massaggio quotidiano al pancino sia per i neonati che soffrono di coliche, sia per i bambini all'inizio dello svezzamento dove l'introduzione di nuovi cibi può portare a stipsi e aria nella pancia.

martedì 17 maggio 2011

Massaggio infantile per il bambino più grande...

Una delle domande che molte mamme pongono al corso di massaggio infantile del neonato è se potranno continuare a massaggiare il bambino anche quando crescerà.
Solitamente chi partecipa riceve informazioni dall'insegnante AIMI su come modificare il massaggio a seconda delle tappe evolutive del proprio bambino.
Ci sono molte mamme che non hanno potuto partecipare al corso quando il loro bambino era piccolo oppure che vorrebbero "rinfrescare" la loro conoscenza del massaggio e passare momenti piacevoli con il proprio piccolo.

Il corso di massaggio, rivolto a bambini tra i 3 e i 6 anni, propone di integrare il tocco al gioco dando la possibilità ai genitori di sperimentare un nuovo modo di "stare" con i propri bambini.

Il corso è articolato in 6 incontri a cadenza settimanale della durata di 2 ore ciascuno e verrà attivato al raggiungimento di otto coppie di genitori-bambini partecipanti.

Il corso è tenuto da un insegnante AIMI (associazione italiana massaggio infantile) che ha seguito un corso di aggiornamento specifico e da un'educatrice.

Quali sono i benefici del massaggio al bambino più grande?

Alcuni di questi sono:
  • soddisfare il bisogno di contatto
  • creare un momento di forte condivisione, benessere e comunicazione tra genitore e bambino
  • dare sollievo a piccoli disturbio
  • aumentare l'autostima e l'autonomia del bambino
  • sostenere il genitori
e molti altri ancora...

Tengo corsi di massaggio al bambino più grande in provincia di Massa-Carrara e a Sarzana.

Per avere maggiori informazione, avere risposte a dubbi potete contattarmi.

Tania
Insegnante AIMI
346/6260656

venerdì 6 maggio 2011

La gioia del parto - Ina May Gaskin

Ho appena terminato di leggere questo libro e devo dire che ha soddisfatto le mie aspettative. Il libro è suddiviso in due parti ed è stato scritto a Ina May Gaskin, ostetrica libera professionista che ha fondato un centro nascita negli USA.
La prima parte è costituita da una raccolta di racconti di parti avvenuti, nella maggioranza, a "The Farm", il centro nascita fondato da Ina May negli anni '70 nel Tennensee. Molto interessante e emozionante perchè si possono cogliere le sfumature  delle singole esperienze.
Ho apprezzato molto il numero dei racconti perchè è possibile avere una visuale molto ampia di come le diverse donne vivono il parto, soprattutto nel rispetto della naturalità di esso.
Ciò che rende questo libro veramente completo è l'integrazione con la seconda parte che è costituita da consigli pratici e spiegazioni inerenti al travaglio, alla fase espulsiva e al dopo parto.
Il libro è scritto in modo scorrevole, fornisce spiegazioni e pro e contro degli interventi che la donna subisce nel momento in cui partorisce in ospedale e penso che ciò sia molto utile per farsi un'idea prima del parto e non arrivare impreparate a quel momento in modo da poter avere un'idea su ciò che si vuole per sè e per il proprio bambino.
Alcuni degli argomenti trattati sono:
  • che cosa accade durante il travaglio
  • la legge degli sfinteri
  • dare la vita: muoversi con libertà e farsi aiutare dalla forza di gravità
  • l'episiotomia
  • parto vaginale dopo cesareo (VBAC)
Per finire mi è piaciuto molto il riferimento alle statistiche sia nei vari capitoli che nell'appendice alla fine del libro e devo dire che un 95,1% di parti completi in casa su 2.028 gravidanze è un numero di tutto rispetto!!!

Consiglio a tutte le future mamme, ma anche a chi un figlio ce lo ha già, di leggere questo libro perchè ne vale veramente la pena!!!

Qualcuna di voi lo ha letto??? Vi è piaciuto???

Buona lettura!!!

venerdì 29 aprile 2011

Lullaby....

Lullaby - Dixie Chicks

They didn't have you where I come from
Never knew the best was yet to come
Life began when I saw your face
And I hear your laugh like a serenade


How long do you want to be loved
Is forever enough, is forever enough
How long do you want to be loved
Is forever enough
Cause I'm never, never giving you up


I slip in bed when you're asleep
To hold you close and feel your breath on me
Tomorrow there'll be so much to do
So tonight I'll drift in a dream with you


How long do you want to be loved
Is forever enough, is forever enough
How long do you want to be loved
Is forever enough
Cause I'm never, never giving you up


As you wander through this troubled world
In search of all things beautiful
You can close your eyes when you're miles away
And hear my voice like a serenade


How long do you want to be loved
Is forever enough, is forever enough
How long do you want to be loved
Is forever enough
Cause I'm never, never giving you up


How long do you want to be loved
Is forever enough, is forever enough
How long do you want to be loved
Is forever enough
Cause I'm never, never giving you up
Is forever enough
Cause I'm never, never giving you up


Ninna nanna

Non ti avevano da dove sono venuta Non hanno mai saputo che il meglio doveva ancora venire
La vita è iniziata quando ho visto il tuo volto
E sento la tua risata come una serenata

Per quanto tempo desideri essere amato
È  sufficiente per sempre, è sufficiente per sempre
Per quanto tempo desideri essere amato
È sufficiente per sempre
Perché io non potrò mai,  mai rinunciare a te 

Vado a dormire quando ti sei addormentato
Per tenerti stretto e sentire il tuo respiro su di me
Domani ci sarà tanto da fare
Così stasera scivolo in un sogno con te

Per quanto tempo desideri essere amato
È  sufficiente per sempre, è sufficiente per sempre
Per quanto tempo desideri essere amato
È sufficiente per sempre
Perché io non potrò mai,  mai rinunciare a te 
Come vaghi per questo mondo inquieto
Alla ricerca di tutte le cose belle
Puoi chiudere gli occhi quando sei a miglia di distanza
E sentire la mia voce come una serenata

Per quanto tempo desideri essere amato
È  sufficiente per sempre, è sufficiente per sempre
Per quanto tempo desideri essere amato
È sufficiente per sempre
Perché io non potrò mai,  mai rinunciare a te 
Per quanto tempo desideri essere amato
È  sufficiente per sempre, è sufficiente per sempre
Per quanto tempo desideri essere amato
È sufficiente per sempre
Perché io non potrò mai,  mai rinunciare a te 
È sufficiente per sempre
Perché io non potrò mai,  mai rinunciare a te 

venerdì 15 aprile 2011

Influenza delle esperienze infantili dei genitori - Bowlby

"Esistono molti dati clinici sul fatto che i sentimenti e i comportamenti di una madre nei confronti del figlio sono profondamente influenzati anche dalle sue precedenti esperienze personali, specialmente quelle che ha avuto e che può ancora avere con i propri genitori.
Inizia molto presto l'influenza che i genitori esercitano sul modo in cui i figli svilupperanno il modello comportamentale del "prendersi cura di".
Diversi studiosi hanno scoperto non solo che aiutare e confortare gli altri quando sono addolorati è uno schema comportamentale che si sviluppa fin dal secondo anno di vita del bambino, ma anche che la forma assunta da tale schema viene molto influenzata da come la madre tratta il suo bambino.
I bambini ai cui segnali le madri rispondono con sensibilità e fornendo un confortevole contatto corporeo, sono quelli che rispondono più prontamente e nel modo più appropriato alle sofferenze altrui.
Non infrequentemente ciò che un bambino fa in tali circostanze è una chiara replica di quello che ha visto fare e/o ha sperimentato da parte di sua madre."


Tratto dal libro "Una base sicura" di John Bowlby

giovedì 14 aprile 2011

Ritorno...

Eccomi qua son tornata...non è stato un buon periodo...
Grazie a coloro che hanno continuato a seguirmi...
A breve ci saranno nuovi post...

mercoledì 30 marzo 2011

Ninna Nanne...

Queste ninna nanne mi hanno accompagnato nella mia infanzia...Le ricordo con calore e dolcezza...



Ninna nanna, ninna – oh!
Questo bimbo a chi lo do?
Lo darò alla Befana
che lo tiene una settimana.
Lo darò all’Uomo Nero
che lo tiene un mese intero.
Ninna nanna, ninna - oh!



Stella stellina
la notte s’avvicina
la fiamma traballa
la mucca è nella stalla
la mucca e il vitello
la pecora e l’agnello
la chioccia coi pulcini
la gatta coi gattini
la capra ha il suo capretto
la mamma ha il suo bimbetto.
Ognuno ha la sua mamma
e tutti fan la nanna.







giovedì 24 marzo 2011

L'attaccamento...Il comportamento dei bambini...

Molte mamme mi chiedono perchè i loro bambini, a partire dagli otto o nove mesi, piangono quando vengono lasciati con la nonna o al nido anche se fino a quel momento non accadeva oppure si nascondono e mostrano diffidenza di fronte ad estranei.
Questi comportamenti,che si manifestano in maniera preponderante intorno ai nove mesi di vita, sono parte integrante dello sviluppo del bambino e della realzione di attaccamento con il genitore

Angoscia da separazione: Il bambino soffre per l'assenza della persona verso cui ha sviluppato una relazione di attaccamento: risponde alla madre quando è presente e la cerca attivamente quando non c'è.

Paura dell'estraneo: le persone estranee non vengono più accolte in modo indiscriminato ma trattate con circospezione o attivamente ignorate.

Quali conquiste cognitive richiedono questi comportamenti del bambino?

La memoria di riconoscimento, che gli permette di distinguere la figura verso cui ha sviluppato l'attaccamento rispetto alle altre, e la costanza dell'oggetto cioè la capacità di essere consapevoli dell'esistenza degli oggetti anche in loro assenza.
All'inizio i bambini si comportano sulla base del principio "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" ciò implica che se viene presentato un oggetto l'orientamento verso esso cessa nel momento in cui non è più presente a livello percettivo.
Solo verso gli otto mesi i bambini divengono capaci di cercare un oggetto nel momento in cui viene nascosto.
La costanza della persona richiede la stessa abilità: sapere che una persona continua ad esistere anche quando non è presente è indispensabile per creare una relazione "duratura".
Per quanto riguarda la paura dell'estraneo, verso i nove mesi la reazione è più di diffidenza che di paura: il bambino interrompe la sua attività e osserva attentamente la persona. Durante questo intervallo avviene un processo di valutazione cognitiva che farà si che il bambino si rilassi e si avvicini all'estraneo oppure mostri una reazione di paura e si allontani.

Questi comportamenti, quindi, non devono essere valutati in maniera negativa da parte dei genitori oppure come una vera e propria regressione da parte dei loro bambini.
Questo perchè sono essenziali nella creazione e affermazione della relazione elettiva con il genitori, sottendono abilità complesse e stanno alla base dello sviluppo sociale del bambino stesso.


domenica 13 marzo 2011

Di ritorno...

Sono appena tornata da Bologna dove ho seguito l'aggiornamento per insegnare il massaggio anche al bambino più grande...è stato un week-end molto bello, ricco e rilassante.
Ancora un passetto in più per permettere alle mamme, che non hanno potuto imparare a massaggiare i loro bambini da piccini, di massaggiare i loro figli.

Tempo per metabolizzare le informazioni ricevute...
Tempo per farle mie...
Tempo per organizzare questo corso...

Sarà una sfida molto grande per me...

martedì 8 marzo 2011

Hush-a-bye..

Questa ninna ninna americana è molto bella...Perchè non cantare ai nostri bambini in una lingua diversa?!?

Hush-a-bye, don't you cry,
Go to sleepy little baby.
When you wake, you shall have,
All the pretty little horses.
Blacks and bays, dapples and greys,
Go to sleepy you little baby,
Hush-a-bye, don't you cry,
Go to sleepy little baby.
Hush-a-bye, don't you cry,
Go to sleepy little baby,
When you wake, you shall have,
All the pretty little horses.
Way down yonder, down in the meadow,
There's a poor wee little lamby.
The bees and the butterflies pickin' at its eyes,
The poor wee thing cried for her mammy.
Hush-a-bye, don't you cry,
Go to sleepy little baby.
When you wake, you shall have,
All the pretty little horses


lunedì 7 marzo 2011

L'attaccamento.. John Bowlby..

Parlando di attaccamento non si può non far riferimento a John Bowlby che ha fornito la versione più completa sulla formazione dell'attacamento.
Per Bowlby il bambino piccolo possiede "una predisposizione biologica" che lo porta a sviluppare un attaccamento per chi si prende cura di lui, indispensabile per la sua sopravvivenza.
Ciò implica la necessità di avere a disposizione mezzi che inducano e mantengano la vicinanza con il genitore: il pianto, il sorriso, la lallazione, l'aggrapparsi, il seguire il genitore che saranno efficaci solo se presi in considerazione dalla figura di attaccamento.

L'attaccamento ha dunque la funzione biologica di proteggere la prole e quella psicologica di fornire sicurezza.

L'attaccamento può essere diviso in quattro fasi:

PREATTACCAMENTO da 0 a 2 mesi.
Il bambino mette in atto comportamenti in modo indiscriminato tesi a promuovere la vicinanza di chi si prende cura di lui. Il sorriso, per esempio, è rivolto a qualsiasi essere umano.

SVILUPPO DELL'ATTACCAMENTO da 2 a 7 mesi.
Le persone familiari sollecitano nel bambino risposte di attaccamento più pronte e più intense rispetto a quelle evocate da sconosciuti. Il cambiamento però non è ancora marcato: il bambino accetta in modo indiscriminato cura e attenzione da chiunque.

ATTACCAMENTO BEN SVILUPPATO da 7 a 24 mesi.
Verso i 9 mesi le risposte di attacacmento sono concentrate su persone specifiche e persone non familiari possono essere accolte con diffidenza e timore. Da questo momento in poi le persone che si prendono cura del bambino non sono più intercambiabili.

RELAZIONE GESTITA IN FUNZIONE DELL'OBIETTIVO dai 24 mesi in su.
Da questo momento in poi i bambini divengono capaci di comportarsi con intenzionalità, pianificano le loro azioni in base ad obiettivi e sono in grado di prendere in considerazione i sentimenti e gli obiettivi dell'altro.
Per esempio il pianto può essere utilizzato per richiamare l'attenzione della madre e, quando questo segnale non funziona, è possibile che il bambino lo sostituisca con un altro (chiamare, seguire al madre...)

Un altro aspetto fondamentale che compare in questa ultima fase è costituito dai MODELLI OPERATIVI INTERNI.
Verso i due anni i bambini non solo sviluppano una rappresentazione interna del mondo interno ma anche un modello di se, delle persone che lo circondano e delle relazioni che hanno con queste persone.
Questi modelli fungono da guida per il bambino: gli permettono di anticipare le azioni degli altri e pianificare un'adeguata risposta.

Perchè sono così importanti?
I modelli operativi interni stanno alla base della creazione del modello di sè cioè di come il bambino crea, a livello interiore, la propria immagine.
Si creano sulla base dell'esperienza vissuta dal bambino con le figure con cui  ha creato una relazione di attaccamento e rispecchiano la qualità della relazione con esse.
Se la madre è affettuosa  e benevola, il bambino si aspetterà che la madre sia disponibile come porto sicuro e svilupperà verso essa sentimenti positivi.
Se la madre è fortemente punitiva e respinge il bambino, lo indurrà a provare un senso di fallimento e considerarsi di scarso valore.
Ne consegue che la relazione di attaccamento ha implicazioni psicologiche che vanno al di là del legame stesso.


martedì 22 febbraio 2011

L'attaccamento..un'introduzione..

Si sente molto spesso parlare di attaccamento e relazione di attaccamento. Che cosa si intende con questi termini?

L'attaccamento è un legame di lunga durata, emotivamente significativo, con una persona specifica.
L'oggetto di tale attaccamento è una persona, di solito la madre, che ricambia i sentimenti del bambino, creando un legame forte e significativo, a livello emotivo, per entrambi.
Con il termine attaccamento si intende il sistema comportamentale del bambino che struttura e organizza i comportamenti verso gli altri.
Con il termine comportamento di attaccamento, invece, ci riferiamo al mezzo attraverso cui sono espressi questi sentimenti cioè la relazione con la figura importante per il bambino.

Quali sono le caratteristiche dell'attaccamento?
  • è selettivo in quanto è concentrato su persone specifiche che inducono il comportamento di attaccamento in un modo e in una misura che non è possibile riconoscere nell'interazione con altre persone.
  • implica la ricerca di vicinanza fisica con l'oggetto di attaccamento
  • fornisce benessere e sicurezza come risultato della vicinanza con l'oggetto di attaccamento.
  • quando l'oggetto di attaccamento non è vicino, per un tempo abbastanza lungo, si produce uno stato di angoscia di separazione
L'aspetto più importante è costituito dalla ricerca, da parte del bambino, di vicinanza. Questo perché il bambino, che alla nascita è immaturo e indifeso, cerca un "porto sicuro"che dia cura, protezione, sicurezza e che possa essere usato come punto di partenza e di arrivo per esplorare l'ambiente circostante, al quale tornare in caso di pericolo.
Ciò avviene anche negli animali e sta alla base dell'imprinting.

martedì 15 febbraio 2011

Twinkle twinkle little star

Un'altra ninna nanna molto bella...per coccolare, far rilassare, far addormentare, giocare, massaggiare il proprio bambino...

Twinkle twinkle little star

Twinkle twinkle little star, how I wonder what you are?
Up above the world so high , like a diamond in the sky
When the blazing sun is gone, when he nothing shines upon,
Then you show your little light, twinkle, twinkle all the night.
Then the traveller in the dark, thanks you for your tiny spark,
He could not see which way to go, if you did not twinkle so.
In the dark blue sky you keep, and often through my curtains peep,
For you never shut your eye, ’till the sun is in the sky.
As your bright and tiny spark lights the traveller in the dark,
Though I know not what you are – twinkle, twinkle little star.

Traduzione

Brilla brilla stellina, mi domando cosa tu sia
Lassù così in alto, come un diamante in cielo
Quando il sole infuocato non c’è, e non brilla su niente,
Allora tu mostri la tua lucetta, brilla brilla tutta la notte.
Allora il viaggiatore nel buio, ti ringrazia per la tua piccola scintilla,
Lui non potrebbe vedere dove andare, se tu non scintillassi.
Nel cielo blu scuro te ne stai, e spesso sbirci attraverso le mie tende
Perchè tu non chiudi mai il tuo occhio, finchè non arriva il sole.
La tua piccola e lucente scintilla ilumina il viaggiatore nel buio, ed anche se non so cosa tu sia, brilla brilla stellina.


twinkle twinkle little star su youtube

giovedì 10 febbraio 2011

Eventi..

Mi fa piacere condividere con voi un appuntamneto interessante cui sicuramente parteciperò.

La presentazione del libro di Alessandra Bortolotti "E se poi prende il vizio?" che avrà luogo il 5 Marzo 2011

a Viareggio presso la Pubbilca Assistenza Croce Verde.

Un libro molto bello che tutte le mamme e i papà dovrebbero leggere!!!


Se volete saperne di più...

Bambino naturale - E se poi prende il vizio?




martedì 1 febbraio 2011

Ninna nanna del chicco di caffè...

Questa ninna nanna è molto bella e molto dolce...
E' molto bello parlare e cantare al proprio bambino mentre si fa il massaggio...

Ninna nanna del chicco di caffè

Dormono le case
dorme la città
solo un orologio suona e fa tic tac;
anche la formica si riposa ormai,
ma tu sei la mamma e non dormi mai


Ninna nanna mamma
insalata non ce n'è;
sette le scodelle sulla tavola del re.
Ninna nanna mamma
ce n'è una anche per te
dentro cosa c'è
solo un chicco di caffè


Quando sarò grande comprerò per te
tante cose belle come fai per me,
chiudi gli occhi e sogna quello che non hai
i tuoi sogni poi mi racconterai.


Ninna nanna mamma
insalata non ce n'è
sette i piatti d'oro sulla tavola del re.
Ninna nanna mamma
ce n'è uno anche per te:
ci mettiamo su tutto quello che vuoi tu,
ci mettiamo su tutto quello che vuoi tu.
 
Ninna nanna mamma tienimi con te
nel tuo letto grande solo per un po'
una ninna nanna io ti canterò
e se ti addormenti, mi addormenterò


Ninna nanna mamma
insalata non ce n'è;
sette le scodelle sulla tavola del re.
Ninna nanna mamma
ce n'è una anche per te
dentro cosa c'è
solo un chicco di caffè


Ninna nanna del chicco di caffè su youtube

lunedì 24 gennaio 2011

..Daphne...

Questa mattina vi presento Daphne "la mia bambina"...mi segue in ogni corso ed è lei che benficia dei massaggi quando insegno la sequenza alle mamme e ai papà..
E' ben voluta anche dai bambini che le sorridono tantissimo.....

In versione "pronta per il corso"...

Con il suo pannolino lavabile costruito appositamente per lei...

E nel Mei-Tai pronta per far scoprire alle mamme la magia del "Portare i bambini"




giovedì 20 gennaio 2011

Cookies...

Oggi vorrei proporvi la ricetta di questi fantastici biscotti...da quando l'ho provata non riesco più a smettere di farli e di mangiarli ; )
Sono facili e veloci da fare e sono una buona alternativa naturale ai cibi confezionati...

250 grammi di farina
125 grammi di burro
100 grammi di zucchero di canna
1 uovo
1 bustina di vanillina
2 cucchiani di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato
100 grammi di gocce di cioccolato (o più se preferite)
50 grammi di cioccolata al latte tritata

Unire burro, zucchero e vanillina. Lavorarli insieme con la frusta fino a che il composto risulti abbastanza cremoso.
Unire l'uovo e continuare a mescolare. Aggiungere poi la farina, il lievito e il bicarbonato.
Infine, quando il composto è amalgamato, unire le gocce di cioccolata e la cioccolata tritata.
A volte se all'inizio faccio fatica ad amalgamare burro e zucchero unisco un pochino di latte o panna in dosi minime.
Potete aggiungere anche nocciole tritate, cioccolata fondente o quello che più preferite!!!

Preriscaldare il forno a 160°. Fare delle palline non molto grandi e disporle sulla placca del forno, precedentemente rivestita di carta da forno, distanziati tra di loro perchè poi si allargheranno molto. Cuocere per 10 minuti poi togliere e lasciar raffreddare.

Sono facili da preparare anche con i bambini come aiutanti!!! E perchè no preparare la merenda insieme!!!

C'è solo da prestare attenzione perchè danno dipendenza ; )

Buon appetito!!!!!

Ringrazio per questa ricetta Cookaround dove ci sono davvero tante ricette golosissime.

martedì 11 gennaio 2011

Questa è la mia faccia...

Questa è una bella filastrocca per giocare e insegnare ai bambini le diverse parti del viso!!!




Questa è la mia faccia

E questa è la mia faccia,
speriamo che ti piaccia:
la fronte è una campagna,
il naso è una montagna,
gli occhi son fontane,
le orecchie son due tane,
la bocca è una gran grotta,
la lingua è una marmotta
che un po’ sta sotto i fiori,
poi mette il muso fuori!
BLBLBLBLBL!
E questa è la mia piazza,
speriamo che ti piaccia:
la fronte è un grande viale,
il naso è un campanile,
gli occhi son lampioni,
le orecchie due portoni,
la bocca è casa mia,
la lingua è una poesia
che prima resta muta,
poi salta fuori tutta!
BLBLBLBLBL!



R.Piumini - “Le canzoni dell’albero azzurro”- I girini Bompiani

mercoledì 5 gennaio 2011

Filastrocca della Befana

Viene viene la Befana
Da una terra assai lontana,
così lontana che non c’è…
la Befana, sai chi è?


La Befana viene viene,
se stai zitto la senti bene:
se stai zitto ti addormenti,
la Befana più non senti.


La Befana, poveretta,
si confonde per la fretta:
invece del treno che avevo ordinato
un po’ di carbone mi ha lasciato.


Gianni Rodari

martedì 4 gennaio 2011

Filastrocche...

Il martedì sarà, d'ora in poi, l'appuntamento settimanale con filastrocche, canzoncine e ninna nanne.

Molto importanti perchè consentono di coinvolgere il bambino durante il massaggio, soprattutto quando è un pò più grande, e sono un modo per parlare, giocare, relazionarsi al proprio bambino.


Filastrocche per le dita delle mani

Pollice cade nella pozza,
indice lo tira su,
medio lo asciuga
anulare  fa la zuppa,
e mignolino se la mangia tutta. 


In questa piazzetta
c'è una lepre che corre,
questo l'ha vista,
questo l'ha presa,
questo l'ha cucinata,
questo l'ha mangiata,
e a questo piccolino
non ne è rimasto neanche un pezzettino.