venerdì 24 giugno 2011

La diade madre-bambino e le emozioni....

Il contesto sociale è una varibile complessa che il neonato non è ancora in grado di fronteggiare.
All'inizio del suo sviluppo, la relazione con la mamma costituisce un luogo privilegiato all'interno del quale egli può fare un'esperienza protetta, graduale e selezionata delle emozioni e nella quale pone le basi della sua competenza emotiva cioè la capacità di interpretare e leggere le emozioni proprie e altrui.
Lo scambio che si ha, all'interno di questa relazione, si configura come un dialogo in cui ognuno dei partecipanti ha delle specifiche competenze.

La madre comunica attraverso il volto, la voce, le mani e il corpo.
Il volto costituisce un canale privilegiato per l'invio dell'informazione emotiva: le espressioni facciali che la mamma mostra al bambino sono più durature, più marcate, ripetitive e steriotipate in modo che il bambino sia più facilitato nella loro familiarizzazione.
Le vocalizzazioni sono molto semplici, molto spesso sono suoni senza senso, ripetitive e seguono uno schema di alternanza in cui la madre parla e il bambino risponde e viceversa, mostrando già una forma precoce di dialogo.
Anche lo sguardo ha un ruolo importante. La mamma fissa il proprio bambino più a lungo e coordina lo sguardo con la parola, tutto ciò accompagnato da movimenti della testa.
Un'altro aspetto fondamentale è legato allo spazio interpersonale tra madre e bambino. La mamma non mantiene una distanza, così come avviene tra adulti, ma entra nello spazio del bambino, lo coccola, lo bacia e lo stringe a sè.

Il bambino, a sua volta, ha una predisposizione naturale a orientarsi in maniera elettiva verso al madre: l'attenzione selettiva per il volto, la capacità precoce di fissare lo sguardo, la capacità innata di mostrare le emozioni di base sono alcuni tra i principali strumenti che usa nella relazione.

All'interno della relazione diadica con la mamma, nei primi due anni di vita, il bambino sperimenta una forma speciale di "percezione sociale" cioè capisce il modo in cui viene avvertito dagli altri e quindi anche i suoi stati mentali ed emotivi.
Si crea così una sintonizzazione tra madre e bambino che rappresenta la prima e fondamentale occasione di comunicazione emotiva condivisa.
Per esempio un bambino di 8 mesi, seduto di fronte alla mamma, agita un sonaglio con aria divertita. La madre segue con la voce il ritmo della mano del bambino. Anche se i comportamenti sono diversi (gestuale e vocale) entrambi i mmnbri della coppia condividono l'emozioni di interesse e divertimento.
Il contesto diadico, quindi, è un'occasione unica di apprendimento della condivisione emotiva in cui l'emozione oraganizza l'esperienza.