Questi comportamenti,che si manifestano in maniera preponderante intorno ai nove mesi di vita, sono parte integrante dello sviluppo del bambino e della realzione di attaccamento con il genitore
Angoscia da separazione: Il bambino soffre per l'assenza della persona verso cui ha sviluppato una relazione di attaccamento: risponde alla madre quando è presente e la cerca attivamente quando non c'è.
Paura dell'estraneo: le persone estranee non vengono più accolte in modo indiscriminato ma trattate con circospezione o attivamente ignorate.
Quali conquiste cognitive richiedono questi comportamenti del bambino?
La memoria di riconoscimento, che gli permette di distinguere la figura verso cui ha sviluppato l'attaccamento rispetto alle altre, e la costanza dell'oggetto cioè la capacità di essere consapevoli dell'esistenza degli oggetti anche in loro assenza.
All'inizio i bambini si comportano sulla base del principio "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" ciò implica che se viene presentato un oggetto l'orientamento verso esso cessa nel momento in cui non è più presente a livello percettivo.
Solo verso gli otto mesi i bambini divengono capaci di cercare un oggetto nel momento in cui viene nascosto.
La costanza della persona richiede la stessa abilità: sapere che una persona continua ad esistere anche quando non è presente è indispensabile per creare una relazione "duratura".
Per quanto riguarda la paura dell'estraneo, verso i nove mesi la reazione è più di diffidenza che di paura: il bambino interrompe la sua attività e osserva attentamente la persona. Durante questo intervallo avviene un processo di valutazione cognitiva che farà si che il bambino si rilassi e si avvicini all'estraneo oppure mostri una reazione di paura e si allontani.
Questi comportamenti, quindi, non devono essere valutati in maniera negativa da parte dei genitori oppure come una vera e propria regressione da parte dei loro bambini.
Questo perchè sono essenziali nella creazione e affermazione della relazione elettiva con il genitori, sottendono abilità complesse e stanno alla base dello sviluppo sociale del bambino stesso.
Salve Tania,
RispondiEliminamio figlio Alessandro ha sei anni e frequenta la prima elementare, devo dire con mia enorme soddisfazione, con ottimi profitti!
Solo che non essendo ancora scolarizzato è sempre agitato e non sta mai fermo in classe. Sin da piccolo l'ho sempre massaggiato, ora sembra gradire la schiena, hai suggerimenti per farlo calmare un pò?
Saluti, Federica.
Ciao Federica,
RispondiEliminaé bellissimo che tu sia riuscita a continuare il massaggio ed è dimostrazione del fatto che il contatto fisico per i bambini è molto importante anche quando crescono.
E' normale che a questa età i bambini preferiscano il massaggio sulla schiena.
Puoi provare a proporlo prima di andare a dormire oppure, se gradisce, al ritorno da scuola per "scaricare" la tensione accumulata durante la giornata! La cosa importante è che per lui sia un gioco, quindi, via libera a storie disegnate sulla pelle privilegiando magari i temi che ti stanno più a cuore in questo caso magari la routine scolastica..Buon divertimento!!!