martedì 7 settembre 2010

Il Pianto




Il pianto ha un ruolo molto importante in quanto rappresenta il mezzo di comunicazione più potente che il neonato può utilizzare.
Nessun'altro segnale utilizzato dal bambino richiama l'attenzione del genitore così come il pianto.
Alla nascita questa reazione è molto importante perché:
  • permette l'espansione dei polmoni e il loro funzionamento
  • contribuisce a liberare le vie respiratorie dal liquido amniotico
  • rappresenta una parte della reazione del bambino allo stress del parto.
Il pianto è un eccellente mezzo di comunicazione con il genitore poiché nell'uomo vi è un comportamento istintivo che porta a prestare attenzione e prendersi cura del bambino che piange per proteggere i piccoli della nostra specie.
Il pianto del neonato richiama immediatamente la nostra attenzione e ci spinge a rispondere alle sue richieste.

Diversi studi hanno dimostrato che una mamma è in grado di riconoscere il pianto del proprio bambino in mezzo a quello di altri già nei primi tre giorni dopo il parto; ciò sottolinea l'importanza di questo elemento nella creazione della relazione di attaccamento.

Perché il bambino piange?
Il bambino può piangere sia per cause fisiche (ha fame, ha sonno, deve essere cambiato..) sia per cause emotive (è iperstimolato, è annoiato...).

Davanti ad un bambino che piange che cosa bisogna fare? Cercare di farlo smettere il prima possibile?
Partendo dal presupposto che il pianto è la modalità attraverso cui i bambini comunicano con noi, non ha senso cercare di far smettere il bambino di piangere offrendo sempre il seno oppure il ciuccio ogni volta che piange.
Il bambino ha dei bisogni e attraverso il pianto ce li comunica.
Se ascoltiamo il bambino e rispondiamo al bisogno che esprime in quel determinato momento il bambino smetterà di piangere.
Chi si prende cura del neonato riuscirà, gradualmente, a comprendere che cosa il bambino vuol comunicare basandosi sui diversi tipi di pianto del bambino (fame, stanchezza, noia, malessere, dolore..), sui segnali comportamentali e su altri indizi come l'ora dell'ultima poppata, dell'ultimo sonnellino o cambio di pannolino, la temperatura, l'attività, il movimento.

Ulteriori approfondimenti

Brazelton e Sparrow Il tuo bambino e il pianto: una guida autorevole per decifrare il pianto di vostro figlio.

Alessandro Volta - Il pianto

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